Modifica e trasforma noi e la realta' che conosciamo
Davanti alla trasformazione noi osserviamo la nuova dimensione di noi e quello che di noi rimane
Il Cantiere Nuovo riapre i battenti dopo i 3 eventi del 2012 che ne hanno segnato la nascita: le mostre Marina di Pisa, OndeVarie e Tra Foce e Pineta. Tre appuntamenti densi di significato per la comunità, per gli artisti partecipanti e per il segno che questi tre momenti hanno lasciato nel territorio. Uno tra tutti, il murales di 7 metri realizzato da Chris Del Moro dedicato alla salvaguardia dei cetacei, proprio sul muro esterno della sede del centro culturale a Marina di Pisa.
Nel 2013 Cantiere Nuovo esordisce con una mostra su un argomento decisamente attuale come la crisi economica, estremamente tangibile sopratutto in Italia e nei paesi Europei.
Elaborando il concetto di crisi, la mostra si sviluppa anche su fronti come quello delle problematiche di sistema, analizzando insurrezioni popolari nel mondo e come quello della crisi di valori, affrontando il tema purtroppo sempre molto all'ordine del giorno del rispetto per la donna. In quest'ultima, CRISI/KRISIS vede Luca e Nico incontrare GasArti, associazione locale molto attiva nelle rappresentazioni artistiche e teatrali ispirata e coinvolta con temi sociali di attualità.
Il Cantiere Nuovo affronta questa avventura di CRISI/KRISIS utilizzando un linguaggio artistico di carattere contemporaneo come la performance oltre a quello figurativo che ci ha portato ad alcune collaborazioni di spessore molto interessanti. L'idea della mostra prende spunto dalle foto di particolari di auto danneggiate di Nico Malvaldi. Dal carattere decisamente astratto e dalla composizione colorata, queste immagini si prestano ad una metafora molto esplicita di una realtà modificata. Trasformata. Una realtà in crisi, ma anche di scelta e di cambiamento, come in origine la parola stessa aveva (krisis in greco). Ai visitatori accolti nelle sale del Cantiere Nuovo e' stato porto un martello e gli e' stato chiesto, ma certamente non imposto, di intervenire e di modificare; di trasformare con un atto, con un gesto violento, alcuni pezzi di auto presenti nella sala. Un gesto che coinvolge fisicamente il visitatore ad essere parte attiva ed integrante dell'esperienza della mostra stessa. La seconda sala è dedicata alla videoinstallazione multicanale CRISI/KRISIS di Luca Serasini, dove su 8 monitor TV viene proposta quella modifica, trasformazione violenta, chiesta ai visitatori.
Per parlare di crisi non poteva mancare l'utilizzo dell'arte performativa come massimo momento di coinvolgimento tra parola, gesti e movimenti. Per l'inaugurazione del 6 luglio, Malvaldi e Serasini, dopo la videoinstallazione le mie mani, di Tra Foce e Pineta del 2012, tornano a lavorare insieme con la loro prima performance la mia crisi, la tua crisi, dove uno di fronte all'altro, insieme ad altri attori in divenire si confrontano con questo tema così attuale e così difficile.
PERFORMANCE e VIDEOINSTALLAZIONI
VITREO - GasArti Produzioni
La tua crisi, la mia crisi - Nico Malvaldi e Luca Serasini
BRUCIA - Murat Onol
VIDEOINSTALLAZIONE CRISI/KRISIS - Luca Serasini
"VITREO" – GasArti produzioni
A seguire, nel giardino del Cantiere Nuovo Virginia Martini, Daniele Tamberi e Simone Ferretti dell'Associazione GasArti Produzioni di Pontedera presentano in prima assoluta VITREO, una performance dedicata alla donna.
Per il secondo fine settimana del 13 e 14 luglio sono previste invece le performance BRUCIA di Murat Onol, artista, poeta e performer turco che interverrà sul tema dell'attuale crisi turca.
All'interno di CRISI/KRISIS è stata inserita una performance teatrale avente a tema la violenza sulla donna, subito dopo seguita da un dibattito con alcune rappresentanti della Casa della donna di Pisa.
Virginia Martini, Daniele Tamberi e Simone Ferretti, dell'Associazione GasArti Produzioni di Pontedera con l'intervento multimediale di Luca Serasini del Cantiere Nuovo, hanno presentato VITREO, in cui hanno voluto raccontare il momento in cui "il mascherare la realtà diventa un automatismo". Ha voluto rappresentare quanto la semplicità di un gesto quotidiano possa persino diventare una costrizione, un modo per negare la realtà.
“A volte indossiamo maschere per dimenticare e non scoprire chi siamo, ed impariamo a farlo cosi spesso che diventa automatico.”, spiega Simone Ferretti.
A corroborare quanto affermato, la Presidentessa dell'Associazione della Casa della Donna di Pisa ha poi portato al pubblico la propria causa, quella di sostegno a tutte le donne senza distinzione di età, di orientamento sessuale o religioso, stato sociale o provenienza geografica, nel contrastare la violenza di genere in ogni sua forma, nel valorizzare e trasmettere cultura, dei saperi e della storia delle donne e nel favorire la crescita di soggettività femminili autonome attraverso la pratica della relazione tra donne.
Una causa a cui solidalmente tutti hanno dato qualche minuto di silenzio: nella convinzione che solidarietà, ideali, associazionismo, arte, dialogo e comunicazione siano alcune delle risposte possibili ad ogni crisi.
GasArti è un’associazione artistico creativa nata come Gruppo Autonomo Studentesco, G.A.S.., dell’Istituto Statale d’Arte di Firenze. Nel tempo al gruppo si sono aggregati nuovi elementi e professionalità in ambiti anche diversi, comunque creativi. L’acronimo è divenuto una parola: “GasArti”, nel senso di gas quale elemento che lega arti diverse, ma anche nel senso del verbo “gasarsi”, in cui sono implicite l’esaltazione di espressione e l’emozione creativa.
Enza Spadoni
LE PERFORMANCE
"Brucia" - Murat Onol
Nell'era del consumismo, l'economia capitalista ha invaso non solamente tutto il mondo, ma anche la nostra vita privata. Piano piano stanno sparendo tutte le diversità. Il mondo è ridiventato piatto come le nostre vite. Ovviamente quando l'economia è entrata in crisi, ha spazzato via tutti i deboli inghiottendoli nel vortice. Da secoli bruciamo i popoli, imponendo loro un unico modo di vivere. Da anni bruciamo il mondo, sprecando tutte le risorse con il nostro modo di produrre, di consumare. Da anni bruciamo i nostri figli, togliendo loro tutti i sogni, tutte le speranze in nome di un realismo cinico e per salvaguardare il benessere di pochi privilegiati. E in Turchia che cosa sta bruciando ora? MO
Una performance che avvolge totalmente lo spettatore in un'atmosfera claustrofobica e dove tutti i sensi sono in allarme, attenti, a quello che viene percepito. In quasi totale assenza di luce, Murat ci porta dentro la crisi turca iniziata nella primavera del 2013 ad Instambul e in altre città, e ci sconvolge...
"La mia crisi, la tua crisi" - Luca Serasini e Nico Malvaldi
In una stanza buia, grande, enorme, vanno in scena le crisi personali, esistenziali, lavorative, affettive, tutte. Almeno tutte quelle che vengono raccontate dagli attori presenti e, volendo, dai visitatori/spettatori, in italiano, in altre lingue. Questa la performance creata da Nico Malvaldi e Luca Serasini, con il supporto tecnico di Massimo Giannoni. Sotto 7 spot luminosi chiunque ha potuto esprimersi, sfogarsi, parlare delle proprie crisi, a volte mettendosi a nudo...
E a nudo si dovevano mettere anche gli spettatori che, per sentire le parole non urlate masolo sussurrate degli "attori" dovevano avvicinarsi e quindi, mettersi anche loro in gioco...
"Crisi/Krisis" - Nico Malvaldi
L'idea della mostra prende spunto dalle foto di particolari di auto danneggiate. Dal carattere decisamente astratto e dalla composizione colorata, queste immagini si prestano ad una metafora molto esplicita di una realtà modificata. Trasformata. Una realtà in crisi, ma anche di scelta e di cambiamento, come in origine la parola stessa aveva (krisis in greco). Ai visitatori accolti nelle sale del Cantiere Nuovo e' stato porto un martello e gli è stato chiesto, ma certamente non imposto, di intervenire e di modificare; di trasformare con un atto, con un gesto violento, alcuni pezzi di auto presenti nella sala. Questo tipo di azione porta immediatamente il visitatore ad immergersi nell'ambiente della mostra. Le foto di auto danneggiate sono tutte intorno ed il gesto della martellata sulla lamiera inerme, vuole essere non solo un modo di sfogo e di liberazione dalla imponente crisi, il gesto violento vuole portare a riflettere: chi prima si sentiva come "modificato" e quindi vittima della trasformazione imposta dalla crisi, viene ora messo nel ruolo di quello che la trasformazione la impone. Questa analisi vuole sottolineare l'importanza di interpretare appieno le proprie esperienze. Proprio quando siamo in grado di comprendere cosa significa essere vittima, abbiamo la possibilita' di soffermarci ed assicurarsi di non essere mai fautori della stessa imposizione nei confronti di altro. Analisi questa, volta ad esortare alla necessaria presa di responsabilita' che incombe su ognuno di noi che vive in un qualunque contesto sociale, particolarmente evidente in questi anni di crisi.
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(Le foto sono scattate in pellicola e stampate a mano dallo stesso Malvaldi.)
"Crisi/Krisis" - Luca Serasini
La videoinstallazione multicanale Crisi/Krisis segue l'azione iniziata nello STAGE #1 con la modifica delle lamiere di auto effettuata dal pubblico attraverso un mazzuolo. Questa videoinstallazione ripropone quel gesto, quei suoni, in un insieme corale di immagini di lamiere che vengono ammaccate e modificate. L'azione però, non essendo presente l'uomo che la esegue, viene estromesso, annullato. Ne vediamo solo l'effetto (la lamiera ammaccata dove prima non era) e il suono. Unici testimoni dell'azione sono le mazze, una per TV, realizzate per l'occasione. Completa la videoinstallazione una fotografia dell'insieme su alluminio in 3 esemplati, anch'essi modificati, ammaccati.